Patriota e cospiratore italiano. Prese parte attivissima ai moti e alle campagne
per l'indipendenza. Esiliato dalla città natale per motivi politici si
trasferì a Roma. Qui fu incarcerato come cospiratore in Castel
Sant'Angelo. Nel 1848 partecipò al moti politici della Toscana come
deputato al consiglio generale e combatté a Curtatone. Nel 1849 dimessosi
da ufficiale combatté come soldato semplice nell'esercito sardo. Nel 1859
fu con Peruzzi e Damiani membro del governo provvisorio di Toscana e della
consulta di Stato e deputato dell'assemblea dei rappresentanti. A lui si deve la
rappacificazione tra Garibaldi e Farini. Organizzò a sue spese un
reggimento e combatté col grado di colonnello con Garibaldi a Marsala e
nella campagna del 1866. Fu per lungo tempo deputato di Livorno e dal 1876
senatore (Livorno 1813 - Colle Salvetti, Livorno 1881).